De Carli Collection
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le artiste rivoluzionarie del Futurismo e dell’Astrattismo
le artiste rivoluzionarie del Futurismo e dell’Astrattismo
Alcune artiste attive nei primi decenni del XX secolo trasformarono i tradizionali lavori femminili in opere d’arte. E ciò fu provocazione.
L’ago ed il pennello in un’unica traccia a dimostrazione che l’artista può utilizzare qualunque mezzo per esprimere la propria realtà creativa, anche passando attraverso gli utensili che, in qualche modo erano simbolo della loro sottomissione.
Non sono ricami né lavori tessili comuni quelli proposti nel volume Avanguardie Femminili in Italia e in Russia 1910-1940: si tratta di opere d’arte, realizzate da pittrici principalmente legate alle correnti astrattista e futuriste.
Donne non più come oggetti privilegiati di rappresentazione, ma come soggetti dotati di una propria identità.
Protagonisti di autonome scelte di poetica; donne che hanno saputo servirsi dei semplici strumenti tradizionalmente riconoscibili al mondo femminile per creare arte.
E’ stato il Futurismo a dar loro il fuoco, l’entusiasmo e il coraggio necessari per proporsi. La pittrici (fedeli ai principi dettati nel manifesto Ricostruzione futurista dell’universo), hanno fatto del concetto di “non oggettivo” (“gegenstandslos”), usato da Kandinskij negli scritti sulla vita interiore, il proprio motto. Tuttavia, la loro arte trasforma il “non oggettivo” nell’oggetto: per loro l’astrattismo non è altro che un mezzo per creare arte.
Sperimentare nuovi mezzi espressivi e rivisitare l’arte applicata con un’inedita scelta di materiali.
le artiste rivoluzionarie del Futurismo e dell’Astrattismo
sono riuscite ad accedere ai luoghi deputati dell’arte italiana e a lasciare un’eredità stimolante alle generazioni successive, rimanendo profondamente se stesse.